Il Counseling è un contatto tra due persone che insieme costruiscono un paesaggio di solidarietà, comprensione, rispetto, fiducia, libertà, ascolto al di qua e al di là dei contenuti. È una radura nel fitto bosco del quotidiano, dove possiamo fermarci, in uno spazio non già riempito di eventi, significati precostituiti, appuntamenti, stimoli esterni, rumori mentali, ma uno spazio di silenzio accogliente e pronto per l’ascolto di parole, discorsi, racconti, riflessioni, in modo aperto alle tante possibilità del cuore e della mente.
Questa sopra è una descrizione non esaustiva ma più sentita.
Volendo descrivere nei modi tradizionali cos’è il Counseling verrebbe fuori , in rapida sintesi, qualcosa che suonerebbe più o meno così:
“Il Counseling è uno spazio di riflessione competente per affrontare i temi più diversi, per essere più vicini al nostro modo di essere, attraverso l’emergere alla consapevolezza della nostra personale visione del mondo, fattore chiave per il cambiamento. Questo permette di ridare dinamicità alla nostra esistenza.
Il Counseling è uno spazio di piena libertà di espressione, di sentimenti e contenuti, in cui può essere affrontato qualsiasi argomento senza essere giudicati né classificati in alcun modo.
Il counselor, attraverso il dialogo, esercita l’empatia, cioè un ascolto capace di calarsi nei pensieri e negli stati d’animo dell’altro. Decisiva, quindi, la relazione tra il counselor e il consultante, attraverso la quale si favorisce un processo di crescita.
Il Counseling non è una terapia, ma una relazione di aiuto: è adatto in quelle situazioni o problemi dell’esistenza definibili come non patologici.”