Chi sono

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Pierre Hadot diceva che con Socrate “la vera posta in gioco non è quello di cui si parla ma […] colui che parla”. Questo approccio comunicativo è tipico del Counseling, che mette al centro la persona ed è anche squisitamente filosofico. Secondo molti autori, infatti, la filosofia nasce come un esercizio di trasformazione del modo di vita, e la costruzione teorica del filosofo non ha un valore puramente speculativo ma serve a produrre un effetto sull’anima.

La condivisione profonda con questa impostazione, insieme a un atteggiamento nei confronti delle vicende della mia esistenza che è stato sempre quello di un continuo movimento, hanno fatto sì che le mie scelte, più o meno consapevolmente, si orientassero verso questa professione.

Così, quando mi sono trovato nella condizione di dover scegliere il percorso universitario, la scelta della filosofia non aveva rivali. Tra l’altro, premevano in modo così forte le domande più radicali che solo la “scienza delle scienze”, secondo la mia prospettiva di allora di nemmeno ventenne, poteva essere degna di essere considerata, perché in essa albergava e prosperava l’esigenza di un’esplorazione libera da tutto ciò che sapeva di indagine conoscitiva in vista di un obiettivo disciplinare. Inoltre, ho spesso vissuto ogni nuovo status raggiunto come una provvisoria base d’appoggio, come qualcosa che perdeva, contemporaneamente al suo raggiungimento a volte agognato, l’aspetto di traguardo, per acquisire subito quello di punto di partenza, di ricerca, a volte angusto e ingabbiante.

Durante gli anni universitari, il mio incontro con i testi ha dimostrato tutta la sua potenza e fragilità: la potenza delle prospettive di senso intriganti e nuove, la fragilità nell’eccessiva facilità a dissolvere i propri contenuti, a volte troppo ai margini delle vicende dell’esistenza.

Successivamente, dopo alcuni anni in cui la mia ricerca di nuove visioni del mondo è proseguita nella vita e nelle letture (non solo filosofiche ma anche letterarie), ho frequentato un corso triennale di Counseling Filosofico. E’ in questa fase che, più e meglio di prima, la filosofia si è innestata in modo proficuo e profondo nella mia esistenza, intrecciandosi con la mia biografia, diventando un tutt’uno con le mie scelte. Ed è sempre in questa fase che mi sono reso conto delle mie possibilità di avvicinare l’altro utilizzando le competenze acquisite, anzi l’arte acquisita, perché il Counseling Filosofico è un’arte. È un modo di essere più che una tecnica, per la quale utilizzo una sorta di precipitato filosofico, in cui non sempre distinguo i singoli contributi delle mie letture e riletture perché tutto viene elaborato, metabolizzato, intrecciato con i contenuti della mia biografia e ne compongono l’inscindibile ricchezza.

Ma, tranquilli, non c’è alcun bisogno di conoscere la filosofia per usufruire di questo servizio. Non si richiede nessuna competenza specifica perché non viene utilizzata nessuna filosofia precostituita.

Paolo Badolato

  • 1990 – Laurea in Filosofia conseguita presso l’Università di Roma “La Sapienza” (110/110 con lode)
  • 2009 – Diploma di Counseling Filosofico conseguito presso la Scuola Superiore di Counseling Filosofico di Roma riconosciuta SICoF (Società Italiana di Counseling Filosofico)
  • 2011 – Diploma di Master Universitario di II livello in “Counseling Filosofico”
  • Dal 2009 – Iscritto al Registro Nazionale dei Counselor Filosofici

Professionista ai sensi della legge 4/2013

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